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CAMBIARE PARADIGMA E RITUALE
DELLA GRATITUDINE

In questo campo infinitamente esteso di potenziali realtà, i tuoi pensieri, i miei pensieri, i pensieri di tutti...inviano segnali elettrici.
Ma sono le sensazioni e le emozioni che mandano impulsi magnetici e attraggono come una calamita le emozioni corrispondenti.

Trasformare il tuo segnale elettromagnetico significa proprio questo: cambiare la frequenza vibratoria di ciò che emetti.

Perché se lo fai, il tuo corpo diventerà fonte di attrazione per quegli eventi che già ci sono nel campo quantistico e che aspettano un osservatore coerente e presente che sia in grado di manifestarli.

Ricordati che sperare che le cose cambino non serve praticamente a nulla: tu devi essere quel cambiamento se vuoi finalmente vederlo nella tua vita. E il momento migliore per essere quel cambiamento è ORA.

Vuoi essere felice? Comincia a comportarti come una persona felice.
“Ma se non lo sono come faccio?” Beh, è proprio questo il punto. Non lo sei ora e quindi non lo sarai mai.

Dove stai sintonizzando la tua radio? Ti lamenti continuamente di ciò che non va nella tua vita? Credi davvero che una persona felice usi il suo tempo per lamentarsi? Beh, io penso di no.

Come abbiamo detto nella prima lezione, l’energia è la materia prima da modellare per poter manifestare nella tua vita ciò che effettivamente desideri.

Siamo stati educati ad intervenire su ciò che è visibile e sulle conseguenze di ciò che ci accade.
Per secoli ha dominato il pregiudizio razionale del “vedere per credere” che ha tolto valore dell’invisibile e dell’immaginato individuale e portato tutti, chi più chi meno, ad accettare
l’idea che solo ciò che è visibile e ripetibile, quindi condivisibile, sia reale. Ma se solo ciò che è osservabile, ripetibile e dimostrabile fosse reale, la tua attività mentale sarebbe allora irreale e tu saresti un corpo capace di vivere anche senza di essa perché il tuo credere,
pensare, sognare e immaginare sono attività concrete, fondamentali ma invisibili.

(F. Marchesi)
E se ti dicessi che puoi invece lavorare a monte e fare in modo di provocare gli eventi?

In realtà questo avviene sempre, solo che non sempre ne sei consapevole. Sintonizzandoti su campi di energia che vibrano a determinate frequenze, tu manifesti l’essenza di quella vibrazione.
Se sei un appassionato di telegiornali e non ne perdi uno perché ti piace essere informato, sappi che potresti essere sintonizzato prevalentemente con un campo energetico che vibra in modo simile alle notizie che i telegiornali propongono.

Agire a monte, significa lavorare nell’invisibile, ossia nel campo delle infinite possibilità. È qui che tu fai la tua scelta. Sembra una cosa banale, ma fa tutta la differenza del mondo.

Molto spesso mi è capitato di dover spiegare alle persone il motivo della risata incondizionata. La spiegazione è proprio questo: quando tu pratichi la risata incondizionata stai agendo sull’invisibile.

Non è come molti banalmente pensano: mi faccio una risatina e passa la paura!

Tu stai cambiando la chimica del tuo corpo all’interno e le vibrazioni che emetti attraverso le emozioni che scaturiscono dalla risata. Ciò che si manifesterà nella tua vita sarà qualcosa di molto affine alla tua vibrazione.

Così è anche per la Gratitudine. Hai mai riflettuto a come ti senti quando sei grato? Quando ricevi un dono, un’opportunità unica, un gesto gentile?

In queste occasioni la composizione del tuo corpo e l’energia che emetti sono un vero e proprio magnete di altre occasioni per cui sentirti grato.

Ma cosa succede normalmente?

La stessa cosa che succede per la risata: aspettiamo lo stimolo esterno per provare l’emozione della gratitudine. Se non arriva rimaniamo nell’ingratitudine e nella tristezza.

E questo è davvero un peccato perché sei tu che ti stai condannando a vivere a questo modo.

Ciò che è necessario fare prima di tutto è cambiare questo paradigma che ci portiamo dietro da bambini. E per cambiarlo ti è utile osservarlo alla luce della tua consapevole presenza.

Ci portiamo dietro davvero tante convinzioni limitanti, nel senso che favoriscono il nostro mettere dei limiti a noi stessi e al nostro star bene. Come per esempio, il fatto che per poter vivere egregiamente a livello economico è necessario faticare e non sempre dedicarsi alle proprie passioni.

Come sarebbe se tu potessi sentirti grato indipendentemente da ciò che accade fuori? Una gratitudine incondizionata.

Lo so, all’inizio sembra davvero una cosa molto strana. Ma è così solo perché sei stato abituato a fare in un altro modo fino ad ora. E non è detto che quel modo sia davvero utile per te, anche se ora sei convinto che come hai sempre fatto è l’unica strada davvero ragionevole.

Anche questo è normale.

Quello che desidero aiutarti a fare con questo rituale per il tuo benessere in tre passi è cominciare a cambiare paradigma sia a livello teorico che pratico.

Forse tante nozioni che stai leggendo le conosci già, ma sei ugualmente qui. Può esserti utile qualcuno che ti offra una prospettiva differente alle conoscenze che già hai. È probabile che ti manchi la pratica, cominciare ad agire verso una nuova direzione, in modo tale da creare nuove abitudini e grazie ad esse, incidere sostanzialmente sulle tue convinzioni.

CONVINZIONI ABITUDINI ED EMOZIONI: sono questi tre tasselli che creano la tua realtà.

Per cambiarli c’è bisogno di prendere consapevolezza di ciò che siamo e alla luce della nuova consapevolezza capire che tipo di abitudini utili o meno abbiamo.

Ciò che facciamo e come pensiamo ci porta a sentirci in un determinato modo, quindi a provare certe emozioni.

È così che emaniamo vibrazioni per l’universo e ci sintonizziamo con il tipo di vita che poi effettivamente manifestiamo.

Con la meditazione ti alleni a mettere ordine tra i tuoi pensieri, prendendo le giuste distanze dal vortice nel quale la vita ti risucchia.
Facendola diventare una nuova abitudine potrai notare come sarà sempre più facile per te accedere ad uno stato di autentica quiete interiore, che non si lascia scalfire da nulla.

Con la risata incondizionata crei il campo della gioia. Le vibrazioni della gioia sono altissime. In uno stato di gioia, qualsiasi cosa tu possa affrontare ha certamente una prospettiva vincente.

La gratitudine ti insegna ad accogliere nel modo giusto. È il contrasto, la resistenza, la mancanza, interiore prima che esteriore, che genera sofferenza e tristezza.

C’è un’immagine molto forte che amo richiamare alla mente spesso, perché mi permette di cambiare velocemente il mio stato d’animo di fronte le difficoltà. L’immagine è quella del bambino nel grembo materno.

Per nove mesi la pancia della mamma è il suo mondo. È li che si forma, riceve nutrimento, dove riposa, dove sperimenta la sua vita nei suoi primordi.

Che terribile esperienza è per il bimbo quella delle contrazioni del parto!

Quel suo mondo sereno e rassicurante è messo in crisi, tanto da trovarsi alla fine. Il piccolino fa un viaggio spaventoso prima di vedere la luce.

E poi?

Le braccia della mamma!

E il bambino cresce. La pancia della mamma e la terribile esperienza della fine del mondo è stata rimossa dai ricordi. Quel bambino è un uomo/donna, che affronta la vita. Sperimenta la protezione, la serenità e poi anche il distacco, la paura, la mancanza.

Ma quasi sempre, dopo un grande terremoto, emotivo e non, c’è sempre la luce, non sei d’accordo con me?

E se osservi a volo d’aquila la tua vita, capisci che è così e ti senti bene in seguito a questa consapevolezza.

Perché comprendi che questa vita è un grembo per te e per tutti su questo pianeta. È una mamma enorme che sta curando l’evoluzione di ognuno di noi, offrendoci i giusti elementi sotto forma di esperienze, emozioni, difficoltà, serenità.

Metteresti mai in dubbio la saggezza di mamma natura? Beh, io no!
Se mi hai seguito in questa visualizzazione mentale, puoi facilmente trasformare la paura, la tristezza, il risentimento, in gratitudine.

Perché è come se ti arrendessi alla grandezza che ti avvolge e, ritrovando qualcosa di molto simile alla fiducia, ringrazi per ciò che stai vivendo.

Se sei in un momento di quiete che tende alla stasi, impari a dire grazie perché ora ne apprezzi il valore. Se sei in un momento un po’ meno sereno, ringrazi ugualmente, perché quella che può sembrare la fine del mondo, è solo un modo per dare alla luce un nuovo te stesso, una nuova te stessa.

Imparare ad essere grati costantemente, aiuta a fare tutto questo, ma non in maniera meccanica e finta: quello che intendo è di sentire autenticamente la gratitudine e vibrare di essa in ogni cellula del tuo corpo.

Per farlo ti propongo un esercizio, che poi è il terzo rituale per il tuo benessere: prenditi una decina di minuti circa, ogni giorno.

In questo tempo non è necessario che tu sia in una particolare posizione o luogo. A me piace farlo, passeggiando per casa, tra le stanze, mentre il mio sguardo si posa su tutto ciò che mi circonda.

Quadri, foto, mobili, fiori, disordine, pulizia, dispensa e frigo pieni o vuoti, bucato sporco o steso al sole: abbraccio ogni cosa che mi circonda con il mio sguardo, mentre pronuncio la parola “grazie” a
ripetizione.

Ogni oggetto, ogni situazione mi evocano relazioni lontane e vicine, situazioni, sgradevoli o gradevoli.

Ringrazio tutto ciò che scaturisce da questa passeggiata, sia gli oggetti che effettivamente vedo lì davanti a me, sia tutti e tutto ciò che i miei pensieri mi suggeriscono.

Pronuncia la parola “grazie” non sottovoce, ma in modo che tu possa sentirne il suono. Pronunciala seguendo il flusso del tuo respiro, sia mentre inspiri che mentre espiri.

Fallo tutti i giorni e fallo rientrare nel tuo rituale per il tuo benessere, insieme alla meditazione e alla risata incondizionata.
Non mollare, perché per ottenere risultati diversi hai bisogno di agire in modo differente ;)

Buona pratica e...GRAZIE!

Rosalba
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